LENHUA CIENTAO: LA PAROLA A LIVIO FRATUS

L’istruttore Livio Fratus si è avvicinato alle arti marziali nel 1997 iniziando a praticare, fin da subito, lo stile Lenhua Cientao.

Perché ti sei avvicinato alla Lenhua Cientao? Quali sono i motivi per cui hai scelto di continuare a praticare questa arte marziale?

Ho visto occasionalmente un manifesto e, dato che l’arte marziale mi ha sempre attratto, ho deciso di provare. All’epoca iniziavano a diffondersi i film sulle arti marziali, mi hanno incuriosito per l’idea di avvicinarmi a qualcosa di nuovo, diverso da tutto quello visto fino a quel momento.
Fin dall’inizio ho ricevuto i giusti stimoli, ho trovato un’associazione compatta con degli ideali per me importanti. Non è una semplice palestra che organizza corsi. Alla base c’è una organizzazione che rende tutto omogeneo, che rende molto più semplice tramandare la filosofia originaria.

Cosa significa per te Lenhua Cientao?

Lo stile Lenhua Cientao è diventata parte integrante del mio modo di vivere, insegna principi che si allineano completamente con le mie idee. Non è una disciplina che utilizza principi filosofici difficili, impossibili da applicare in altri contesti. Questo è quello che, secondo me, la rende vincente. Si imparano valori che possono permeare tutte la tua quotidianità.

Lenhua Cientao ha influenzato la tua vita?

Sicuramente mi ha influenzato in senso positivo, ha migliorato la conoscenza del mio corpo e ha rafforzato spirito e autostima. Si pensa di avere conoscenza di se stessi, dei propri limiti; Lenhua Cientao mi ha fatto capire che mi sbagliavo. Non si finisce mai di comprendere se stessi e, soprattutto, spesso ci poniamo limiti che in realtà non esistono.

Quali sono, per te, i principi cardine dell’associazione?

Alla base di tutto ci sono rispetto, condivisione, insegnamento e spirito di appartenenza. Senza questi principi non ci potrebbe essere una Associazione di questo tipo. Siamo in molte persone, spesso è difficile gestirci tutti. Avere dei principi base che ci guidano permette di fare chiarezza. Il rispetto è alla base di tutto, se manca il rispetto decade tutto. Le tecniche vengono dopo, sono molto più importanti i principi e le regole. Non è importante essere il migliore atleta ma, piuttosto, meglio essere una persona migliore.