KUNG FU E BAMBINI: LA PAROLA AL MAESTRO DAMIANO FROSIO

Il Maestro Damiano Frosio ci parla della sua esperienza di insegnamento in un corso di arti marziali per bambini. Sin dai suoi primi anni di insegnamento, iniziati nel 1983, ha avuto molti bambini come allievi; ciò gli ha permesso di maturare una lunga esperienza sul rapporto tra il Kung Fu Lenhua Cientao e i bambini. (Leggi qui l’articolo introduttivo sui falsi miti legati al rapporto tra bambini e arti marziali).

Perché hai scelto di organizzare un corso di Kung Fu per bambini separato da un corso per adulti?

Semplicemente perché hanno esigenze particolari e necessitano di metodologie diverse rispetto a quelle utilizzate in un corso per adulti. Insegnare ai bambini è una responsabilità immensa perché puoi rovinare le loro fondamenta. I bambini hanno un tempo molto limitato nell’attenzione e nella concentrazione, è importante inserire anche esercizi ludici e non concentrarsi esclusivamente sulle tecniche marziali. È necessario specificare una cosa: i bambini troppo piccoli (3/5 anni) non riescono a seguire un corso di kung fu perché ci sono tecniche troppo complesse da memorizzare, non hanno ancora la coordinazione necessaria, l’età ideale a cui cominciare a praticare kung-fu è verso i 6/7 anni.

È più complesso tenere un corso per bambini o uno per adulti?

Tenere un buon corso è complesso per entrambi ma con un bambino bisogna fare molta più attenzione a non influire negativamente sulla sua evoluzione. Paragono il bambino ad un campo da seminare. Quali semi/valori vado a proporre? Solo insegnamenti tecnici-fisici o anche valori di vita e concetti spirituali? Spesso il bambino vede nel proprio maestro un super eroe, immaginario agli occhi degli altri ma vero per lui, a cui da’ piena fiducia più che ai propri genitori. Questo è molto pericoloso se  il maestro non basa il suo insegnamento su valori universali quali l’amore, la vita, l’umiltà, il rispetto dell’altro, il rispetto delle regole, la condivisione, la differenza… Un rischio in cui spesso si incorre è non rispettare i tempi che ad ogni bambino serve per  qualsiasi evoluzione.

Alla fine di una lezione con i bambini come ti senti a livello emotivo?

I bambini trasmettono sempre gioia e, quindi, nella loro spontaneità non fanno altro che trasmettertela. È anche vero che ci sono bambini che nascondono sofferenze di vario tipo e qui entra in gioco la sensibilità dell’insegnante. È importante utilizzare la massima accortezza per aiutare il bambino a superare certi traumi.

È vero come si dice, che dai bambini c’è sempre da imparare?

C’è sempre da imparare da tutti, non solo dai bambini. Basilare, però, quando si ha a che fare con i bambini, è fare continua formazione. È anche vero che dai bambini si impara una spontaneità e purezza di Cuore maggiore che dagli adulti.

Perché far praticare Kung-Fu ad un bambino? Non è uno sport violento?

Certo che è uno sport violento. È qui che un buon insegnante deve evidenziare i tanti aspetti negativi che ha l’arte marziale quali il predominio, la violenza, l’egoismo, la superbia, il non rispetto delle regole, una falsa ambizione,… Ci sono, però, anche numerosi fattori positivi di cui ne cito tre: Disciplina, Carattere, Attività Fisica. Fattori che, coltivati, aiutano a far crescere il bambino con una consapevolezza basata su se stesso. Consapevolezza che lo aiuterà senza ombra di dubbio nel corso della sua vita. 

Ormai sono passati ben 38 anni dalla prima apertura dei corsi. È interessante vedere l’arrivo in palestra dei figli dei miei primi bambini allievi o addirittura i nipoti  (il tempo passa!). Sono bambini che arrivano sotto consiglio di coloro che lo hanno praticato un tempo. Sono loro stessi che consigliano vivamente la pratica di questa bellissima arte come scuola di vita.

Se te le sei perso, leggi anche le interviste fatte al Maestro Alberto Rossi e all’Istruttore Luca Amadei.