I GUERRIERI NINJA, ORIGINI E TRADIZIONI

Guerrieri ninja

Negli articoli precedenti abbiamo analizzato la storia dei Samurai, le loro origini e le armi utilizzate. Oggi vogliamo parlarvi di un altro gruppo di guerrieri presenti in Giappone nello stesso periodo storico: i ninja.

LE ORIGINI DEI GUERRIERI NINJA

Ad oggi non esistono date ed eventi precisi utili a determinare con esattezza la nascita della tradizione ninja. Ciò che sappiamo è che questa stirpe di furtivi guerrieri si è originata in contrapposizione alla nobile casta dei Samurai. Il contrasto fra questi due gruppi nasce dal fatto che i ninja non avevano nessun obbligo di rispettare un codice d’onore e potevano quindi compiere missioni di bassa moralità come furti, spionaggi o più raramente omicidi.

Missioni di vitale importanza, durante le grandi guerre del XVI secolo giapponese, vennero affidate ad alcuni dei più abili ninja. In altri casi questi silenziosi guerrieri venivano semplicemente usati per raccogliere informazioni in territorio nemico, compito che richiedeva coraggio, pazienza ed una furtività ottenibile solo dopo anni e anni di duri addestramenti.

L’ ADDESTRAMENTO (NINJUTSU)

Durante il periodo del Giappone feudale, esistevano numerose scuole che fornivano un addestramento speciale al fine di diventare un guerriero ninja. Questo addestramento durava alcuni anni e prevedeva durissimi allenamenti corpo a corpo, missioni furtive in territori pericolosi e prove di coraggio che facevano spesso vacillare la forza di volontà degli allievi. 

L’insieme delle abilità indispensabili a questi misteriosi guerrieri veniva chiamato ninjutsu. Queste tecniche erano insegnate agli allievi sin dai primi anni di addestramento. Moltissime lezioni erano inoltre dedicate all’utilizzo di veleni e di esplosivi. Inoltre, dovevano imparare svariati mestieri comuni, in modo da poter ingannare i nemici ed infiltrarsi nelle loro residenze senza destare sospetti.

LE ARMI UTILIZZATE

L’immagine comune è quella di un guerriero interamente vestito in abiti neri per mimetizzarsi al meglio nell’oscurità della notte. Questa informazione è tuttavia più legata alla leggenda che alla realtà: i ninja svolgevano missioni a qualsiasi ora del giorno e spesso si travestivano da comuni cittadini per confondersi nella folla.

Le principali armi utilizzate erano:

  • Katana: la tipica spada ninja, estremamente tagliente e leggermente più corta di quella dei samurai, per poterla usare anche nei corridoi più stretti e nei luoghi più angusti. Spesso veniva portata sul dorso per permettere movimenti più agili.
  • Yumi: l’arco che usavano per scoccare frecce avvelenate o infuocate,
  • Shuriken: le famose e letali stellette che lanciavano con una precisione assoluta anche da lunghe distanze. A queste venivano affiancati i kunai, i più pesanti e temuti coltelli ninja,
  • Kusarigama: l’arma ninja per eccellenza, realizzata assemblando una falce ed un peso metallico con una catena e facendo roteare una delle due. Permetteva un efficacissimo combattimento sia a distanza che corpo a corpo.

I GUERRIERI NINJA: FIGURE MITOLOGICHE 

I ninja erano diventati parte della tradizione popolare, un puro argomento di fantasia che riempiva di mistero storie e folklore. Il ninja appariva in leggende e miti addirittura con qualità o abilità inventate dal popolo, che conferiva a queste figure doti quasi sovrumane: si racconta che alcuni fossero in grado di correre o camminare sull’acqua, altri riuscivano a controllare i quattro elementi o altri ancora volare. Ciò portò, come ovvia conseguenza, a dare in Occidente una visione del ninja come di un coraggioso, abile e misterioso guerriero.